12 Gennaio 2020

Che cos'è il metronomo

Il metronomo è uno strumento che segna il ritmo del tempo e può essere paragonato ad un pendolo il cui baricentro si può regolare affinché oscilli ad una velocità prefissata.

Il metronomo fu inventato nel 1814 da Dietrich Nikolaus Winkel ma è spesso associato al nome di Johann Nepomuk Malzel, un inventore di apparecchi meccanici che iniziò a fabbricarlo due anni dopo, si dice dopo aver rubato l’invenzione a Winkel.

L’idea alla base della sua realizzazione è stata quella di fornire ai tempi musicali una misura oggettiva e precisa che avrebbe permesso agli interpreti di suonare un’opera all’esatta velocità specificata dal compositore.

Lo stesso Beethoven aggiunse le indicazioni metronomiche alle sue prime opere, ad esempio i 108 BPM (battiti per minuto) attribuiti al primo movimento della sua Quinta sinfonia in Do minore op. 67 Allegro con brio.

Le impostazioni del metronomo furono però fortemente contestate dagli artisti, che hanno le loro opinioni su quale debba essere la corretta velocità di esecuzione di un brano.

Infatti alcuni compositori ignorarono completamente le indicazioni di metronomo e tra questi Johannes Brahms che nel 1880 scrisse ad un amico “Il metronomo non ha valore […] perché io stesso non ho mai creduto che il mio sangue e uno strumento meccanico possano andare d’accordo”

In effetti esecuzione metronomica è spesso sinonimo di interpretazione meccanica e arida delle note scritte in partitura.

Oggi il metronomo meccanico ha ceduto il posto a quello analogico diventando un oggetto da collezione, così come accaduto per altri strumenti come il diapason, la macchina da scrivere e il regolo calcolatore.

Bibliografia
E. Maor, La musica dai numeri, musica e matematica, da Pitagora a Schoenberg, Torino, 2018

26-12-2024 14:48

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